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Visualizzazione dei post da gennaio, 2006

Cuore di madre.

Ho terminato di leggere "cuore di madre" di roberto alaimo, è stato un pugno nello stomaco. Dall'inizio del libro si intuiscono due cose, primo non è un libro banalmente alla agatha cristie, secondo è un libro tragicamente siciliano. Mi chiedo se il cliente che verso la fine del libro entra nella "bottega" sia hitchcockiamente lo stesso alajmo.

Din.

Ieri durante un momento topico della cerimonia di battesimo, mentre non si sentiva volare una mosca ho sentito un forte "din". Non capivo cosa fosse fino a quando non mi sono girato verso la mia destra e ho intravisto uno dei cognati di g. riprendere con la videocamera la "folla". Il din era il rumore che produce la videocamera ogni volta che si inizia una ripresa. Più avanti nella cerimonia, il cameraman si è spostato nella prima fila, praticamente sotto l'altare, la liturgia prevedeva un'inginocchiamento, il cameraman si è abbassato. Ho pensato che il senso del sacro lo avesse pervaso, invece lui gira la camera e inizia una carrellata dal basso della prima fila.

Coincidenze.

Oggi al battesimo di ale ero seduto con fabio ed anna, stavo dicendo a fabio che ero stato in quella chiesa qualche anno prima per il battesimo di un altro bambino, il tempo dirlo e vedo gabriele (il bambino di allora) seduto con sua madre qualche banco avanti, erano li per il battesimo di una bambina.

Demenze.

La moglie dello zio a. ha 96 anni e non ci sta più con la testa, oggi insultava pesantemente il marito e la figlia con epiteti che mai avrei immaginato. Purtroppo sono cose che capitano, la cosa che ho trovato straordinaria è che nonappena la nonnina ha visto ale lo ha subito chiamato con il più dolce "vieni qua gioia" che abbia mai sentito. Quando ero piccolo mia nonna vincenzina soffriva anche lei di una grave forma di demenza, e come la nonnina di 96 anni mi dicono che sparasse epiteti da scaricatore di porto. Come la nonnina si è sempre comportata sempre nel più dolce dei modi verso il nipotino, tant'è che io non ho il minimo ricordo diretto della sua demenza, lei era demente per tutti gli altri tranne che per me.

Grazie francesca.

Ancora oggi ringrazio francesca sciascia di averci suggerito la lettura del diario di anna frank quando si frequentava la seconda media, noi eravamo dei picciottelli lei era la nostra prof di italiano. Ci suggeri' il diario e se questo e' un uomo da leggere per l'estate e grazie a dio li lessi. Chi conosce villa spina sa della grande vasca a otto punte, li c'era e c'e' un albero puzzolente, ovvero un albero che produce un olezzo tremendo se si strofina la corteccia. Sotto quell'albero ho letto anzi divorato il diario di una ragazzina come ragazzino ero io. Ho iniziato a leggere con il maggior distacco possibile, consapevole del finale e ho finito sperando di aver letto o capito male, sperando che anna non finisse scoperta sperando che non finisse male sperando che spuntasse anna stessa a dirmi che adesso era una signora felice in uno stato dell' east cost americana sperando che esista un diario due dove la storia continua sperando non so cosa. Fino a que

Ultimo giro.

Oggi durante il penultimo passaggio in tre ero spompato del tutto. Wg ci ha fatto sedere e stringere per tornare in tre. In quel momento ero consapovole di non potercela fare, wg parlava e ha pronunciato la parola "oltre", il mio cervello a quel punto ha tradotto "oltre" in "over" e lo ha continuato a ripetere e ripetere e ripetere. Come un motore appena acceso le gambe hanno ripreso a pompare come se mi fossi appena seduto, ho fatto gli ultimi minuti andando a cento, avrei potuto scalare una montagna. Incredibile.

Jogging con i pinguini.

So che non siamo a novosibirsk, ma anche se ci sono 6, 7 gradi sopra lo zero, per noi siculi si tratta di attasso. Oggi ho corso allo stadio delle palme e anche se dopo un po ci si riscalda credo di aver visto ad un certo punto dei pinguini fare stretching. Le montagne intorno alla città tranne monte pellegrino e monte gallo sono moderatamente imbiancate.

Shoppings estremi.

Riesco a comprare il pesce da salvo a sferracavallo ed ad intrattenermi delle botte di mezzora parlando del pesce, del mare del più e del meno; scambiando battute con lui e con gli altri clienti fissi o passanti fissi. Compro pesce pescato qualche centinaio di metri da casa da un tizio con la lapa, perchè invece compro abbigliamento (specie sportivo) su internet considerando in genere infausti i pomeriggi passati per negozi. Formalmente si possono definire entrambe forme di shopping, una è uguale a se stessa da qualche centinaio di anni fatta salva la lapa (prima ci sarebbe stato un carretto), l'altra esiste da qualche anno e chissà come si evolverà nei prossimi tempi. Perchè non mi piace comprare il pesce surgelato o andare per negozi di abbigliamento? Il fatto che mi piaccia il pesce fresco e che sono grosso come l'omino michelin potrebbe entrarci qualcosa?

Provateci.

Provate a camminare per palermo senza meta senza shopping senza lavoro senza amici sentirete poeti che non comprendevate vedrete due, poi tre mafiosi mettersi d'accordo ad un angolo di strada per il prossimo nascondiglio di provenzano vedrete cinesi giocare a badminton con il volano vedrete motori insanguinati attaccati come relitti di navi a pali vedrete altri cinesi giocare a badminton vedrete orde di 11-12-13-enni scorazzare diversi dai vecchi vedrete vecchi vedrete il perchè non sei come palemmo vedrete occhi di buddha calarsi mentre continuano a masticare gomma vedrete guglie senza madunnine vedrete tetti del 1926 vedrete loro mentre si fotografano sentirete male ai piedi.

Si corre in due.

Dopo parecchi tempo torno a correre in due. Irma mi ha chiesto se oggi volevo correre con lei. Abbiamo corso una quarantina di minuti alla favorita, a ritmo da jogging. Devo dire che invidio molto quelli che riescono a correre in gruppo, io mi ritengo enormemente fortunato se riuscirò a continuare a correre in due, come caspita fanno ad organizzarsi e a mettersi d'accordo?

Umberto.

Incrocio fra corso dei mille e via lincoln, uomo sul marciapiede, arriva una voce a volume impossibile da un balcone. Aspetto per passare dall'altra parte della strada. voce dal balcone: UMBERTOOO! uomo sul marciapiede: si na camurria (detto a voce bassissima ndr) voce dal balcone: UMBERTOOO! uomo sul marciapiede: camurria silenzio uomo sul marciapiede: camurria silenzio uomo sul marciapiede: camurria passo dall'altra parte della strada.

32 per 23.

Oggi dopo pranzo sono passato in missione (speranza e carità) da alessandro, mentre si lavorava al pc don pino stava parlando con alcune persone e ha chiesto a qualcuno se ci fosse un numero 32. A. ha risposto di si, poi don pino ha specificato non un 32 ma un paio di scarpa numero 32. Ho quindi chiesto ad ale cosa diavolo fosse un numero 32, lui candido e bastardo mi fa: 'il numero 32 è il contrario del numero 23'. Cosa diavolo è allora un numero 23, a quanto pare in missione ci si riferiva ad un sacchetto con dentro una scatoletta di tonno ed altre cibarie come numero 23, così come altre vettovaglie avevano una corrispondenza con altri numeri. Poi il 23 è diventato 32 perchè il 23 nella cabala sicula è 'culo' e la cosa a quanto pare era sconveniente.

Baglio degli ulivi.

Ditemi pure che sarò sbutriato, ma dopo il pranzo a menu fisso di oggi a baglio degli ulivi a bolognetta mi sento digiuno. Ebbene si mi sono alzato affamato. Bel ristorante, servizio ok, ma non rientra in ciò che io intendo per agriturismo.

ebay.

Finora non ci ero mai riuscito, mi sono finalmente accalappiato un portatile su ebay. Magari sarà una fetecchia e avrà il vano per il carbone, ma sono finalmente riuscito ad aggiudicarmi un oggetto che mi serviva ad un prezzo decente.

La calunnia è un venticello.

Trovo interessante come il giudizio di veridicità su un pettegolezzo sia strettamente legato a quanto si ritenga plausibile la cosa. In realtà se il pettegolezzo coincide con quanto si è sempre supposto o pensato si ritiene solo per questo la cosa vera, si cercheranno elementi a conferma dell' ipotesi e se ne troveranno a iosa. Credo che il tutto sia legato al nostro modo di percepire ciò che ci circonda. Il nostro cervello cerca "cose note". E se il pettegolezzo non fosse vero? Si resterà sempre con la convizione più o meno sepolta che la realtà sia altra che ciò che si è pensato e supposto non può essere falso, al più "u carbuni ra zà maria sun tince mascaria".

Zona di merda.

Oggi al mio arrivo in palestra ho trovato un nutrito gruppo di persone che mi aspettava. G. e famiglia sta cercando casa, e un agente immobiliare lo ha trascinato nel palazzo di fronte al mio. La domanda che mi hanno rivolto è stata: come è la zona? Non ci ho pensato su neanche un istante, ho elencato tutti i furti subiti negli ultimi anni, i danneggiamenti a moto e macchine, le urla dei vicini, i piatti volanti dalle finestre, il carattere bieco e demente dei più, la mancanza di comunicazione e ciliegina sulla torta le delizie legate alla presenza del suk settimanale. "Quindi è una zona di merda?", avrei voluto rispondere di no, ma non ho trovato niente di positivo da dire o aggiungere fatta salva la vicinanza a mondello. La cosa che mi ha sorpreso è che avrei voluto rispondere di no, quindi la zona di merda in fondo mi piace è mia, nonostante non abbia praticamente amici nel quartiere e non si riesca a parlare se non in dialetto tele-siculo, nonostante si debba affittare u

A lavoro in bici.

Mi sta passando per la capa di utilizzare la bici per andare a lavorare. Quando facevo l'obiettore usavo la bici per andare da san lorenzo a villaggio s.rosalia e da villaggio s.rosalia a san lorenzo e mi piaceva. Il rischio grosso è morire o schiacciati da un tir o a seguito di un enfisema da smog. Nonostante ciò sono affascinato dall'idea, sto leggendo siti su cui si consigliano modelli di mascherine 3m contro lo smog e accorgimenti per i cambi d'abito. Per il momento è una bella idea.

Coincidenze.

Ho ritirato con roberto i fogli rosa alla motorizzazione, siamo usciti quasi subito e siamo andati in cerca di libri per quiz e similari. Mentre camminavamo in direzione di una libreria, roberto si ferma davanti ad una libreria che non avevo visto e dice:"entriamo". Una persona è su una scala e sta sistemando i libri che gli passa un'uomo; ci rivolgiamo all'uomo con i piedi per terra chiedendo il suddetto libro di quiz, il tizio ha in mano due libri che stava passando a quello sulla scala, uno con la teoria, uno per i quiz, ce lo passa, paghiamo, usciamo. Strano.

Assa vene ka.

Sto tornando in macchina dopo aver lavorato un paio d'ore da una cliente. La ka è parcheggiata sul lato destro di una strada popolata da palazzoni con cortili e marciapiedi con cacche di cane. Dall'altro lato della strada due muratori armeggiano con un grosso pezzo lavorato in ferro, probabilmente un'anta di un portone, li supero. Più avanti un robivecchi rovista in un cassonetto; li accanto la sua lapa. Il muratore più anziano: "Assa vene ka" rivolto al rigattiere, il rigattiere smette di rovistare, dà uno sguardo di assenso al muratore e si dirige verso gli altri due.

Jogging e manderini alla favorita.

Chi si trovasse a fare jogging alla favorita in questi giorni scoprirebbe che i corridori oltre a tenere in mano walkman, ipod e similari sbucciano correndo manderini. Gli alberi sono stracarichi di frutta e a quanto pare nessuno la raccoglie, i corridori così ne approfittano correndo, sbucciando e mangiando manderini.

Parcheggiatori.

Oggi ho parcheggiato in corso dei mille, e sono stato accolto da un parcheggiatore che col suo sorriso affabile ha iniziato a fischiare reclamando pecunia. Ho mimato un "pago appena torno", al ritorno non c'era più nessuno. Anche l'ultima isola felice sembra essere caduta, fra striscie blue e parcheggiatori ci si sente taglieggiati ad ogni sosta, corso di mille è diventato off limits... almeno al momento.

Correre senza stress.

Pur non potendomi definire un tipo sportivo mi è sempre piaciuto fare un po di jogging. Fino ad oggi ho sempre corso misurando lo spazio e il tempo, misuravo un percorso alla favorita o a mondello e ogni volta che lo percorrevo una o più volte mi cronometravo. Oggi ho scoperto l'acqua calda, ho misurato solo il tempo ho corso per circa mezz'ora allo stadio delle palme, senza stare a guardare il numero di giri che facevo. Questo metodo è immensamente più rilassante rispetto a quello solito, ho corso più spensierato. Credo che correrò più spesso in questo modo.

Genesi creativa.

Adoro il mio mestiere per varie ragioni, la principale è che mi consente di creare, non so disegnare, non so scrivere musica nè tantomeno racconti o romanzi , ma so scrivere software. Il cliente prospetta un problema, io inizio a pensare alla soluzione, prima come una nuvola indistinta, poi aggiungendo particolari su particolari. Ormai so che non ha senso arrovellarsi sul colore di una abatjour se prima non si progettano fondamenta e si decide come strutturare ogni piano. Il tradurre le idee del cliente in moduli e soluzioni reali è per me un godimento. In questa fase creativa, non si pensano alle ore notturne dedicate allo sbrogliamento di una routine che non vuole funzionare o alle liti col cliente che vuole il pulsante rosso a pois; l'unica cosa che conta è la smania di iniziare e la curiosità di vedere l'idea realizzata. Poi inizia la routine del normale, il lavoro ordinario, ma fino a quel momento mi sento come michelangelo davanti a un blocco di marmo da sbozzare, sarò me