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Visualizzazione dei post da dicembre, 2007

cic ciac

"Il paziente sottoposto ad anestesia generale avverte quel che succede intorno a lui. Tutti i rumori dell'intervento: gli squarci, i piccoli tagli, le incisioni, il cic ciac dei tessuti asportati, lo sgocciolio del sangue." J.W.

Munnizza

Siamo a partanna mondello in via atlante

livello zero

Volete distruggere la vita di qualcuno, volete farlo impazzire, suggeritegli di visitare questo sito: http://www.livellozero.it

Muto

Un attore senza pubblico, un logorroico senza corde vocali, un fiume senza il suo letto. Non il caso, non altri se non me stesso lo vogliono. Volevo volare, il cielo mi avrebbe accolto, io voglio cadere. Voglio camminare, voglio correre. Sono muto ormai, sono monco per scrivere, sono cieco per vedere, sono senza fiuto per godere, sono senza tatto per vivere. Sono muto infine, solo bellissime luci che non possono essere cancellate. Addio. B.L.B.P.

Almeno io ho fatto qualcosa :-(

Tralasciando le cose per cui vale la pena vivere e morire: 6grammi di resina termoplastica trasparente (erano 12) 125 fogli di cellulosa mal tagliati ma bellissimi 2 di numero corone 1 di numero nata sotto il segno del cancro il resto come detto non occorre scriverlo.

leonardo

Uomini, mezzi uomini, ominicchi, (con rispetto parlando) i pigliainculo e, in fondo al gradino, a strisciar nella polvere, i ‹‹quaquaraqua’›› .

So come mi sento

Mi Fa Sol Originally uploaded by Dreamer79 . Una piccola contrazione di un muscolo qui, un'altro muscolo che si rilassa. Tendini che tirano, pelle stirata, nervi che tengono tutto sotto controllo o quasi. Una pupilla aperta o chiusa, il respiro regolare o meno. Una mano che sa cosa fare, l'altra forse no. Intuizioni quasi sempre sbagliate, errori sempre amari.

Occhi aperti

La macchina rallentò al semaforo, già da qualche momento la riflessione era avviata, muta ed assolutamente interna. Regole da mantenere, osservazioni per modificarle, controlli per valutarne l'efficacia. Gli anni passano e certi meccanismi fortunatamente svaniscono con loro anche le motivazioni che li avevano generati. A volte però basterebbe essere un dodicenne paranoico per vivere un pò più coscienti del mondo che ci circonda. In fondo basta leggere, leggere, leggere.

L.A. story

L'altro giorno su MTV stavano parlando di un vecchio film con steve martin e sarah jessica parker. E' da tempo che non lo vedo, ricordo che era adorabile. Mi sa che provo a noleggiarlo.

Cinque

La statuina è proprio sotto il punto da cui sarebbe dovuta uscire l'acqua ed è monca del braccio e dell'ala sinistra. Zeus aveva detto che si sarebbe alzata facilmente ma Francesco si rese conto che era saldamente murata al bordo della gebbia. Dovevano trovare un sistema per spostarla e prendere quello che si trovava sotto. Francesco tira dei calci alla statua sperando di smuoverla, ma riesce soltanto a rompere un pezzetto di ala dalla spalla destra. Lo spazio limitato non consente a Michele di dare una mano o un piede al fratello, decidono di scendere dalla gebbia e di cercare qualcosa per distruggere la statua. Antonio si rifiuta di scendere teme un'altro attacco della biscia. Michele e Francesco tornano sul sentiero che porta alla gebbia in cerca di qualcosa di utile. Niente bastoni di legno o tubi di metallo, trovano una grossa pietra ricoperta di muschio e decidono che possa andar bene. Di nuovo in fila, di nuovo sul bordo della gebbia. Questa volta però Michele il c

Purtroppo sfocata

T.C.

Di come un gioielliere possa creare casini immani o risolverli. Di come a tante domande si debba naturalmente dare una ed una sola risposta. Di come si possa vedere la madonna e subito dopo un melone. Di come probabilmente lo scrittore di questo post non ricorderà nulla se non una colazione.

Spunti creativi

Nell’epoca che Bauman (2003) definisce modernità liquida, il tempo, come approssimazione all’istantaneità, garantisce l’equivalenza di qualsiasi luogo in rapporto al tempo per raggiungerlo, e dunque ciò sancisce la predominanza del tempo come fattore di dominio sullo spazio e dunque del liquido sul solido. by L.R.

Otto pezzi di broccato

Ho iniziato una serie o portfolio se volete, voglio rappresentare gli esercizi del pa tuan chin andando a fotografare o l'esecuzione dell'esercizio o un particolare dello stesso. Ho inziato col "sollevare un braccio" e "tendere l'arco". Qui la descrizione di tutti gli esercizi.

Caprese a modo mio

Fate una torta caprese e decoratela con una crema alla panna, potete decorare con ciligie candite o con cioccolato. All'interno si può lasciare la caprese senza nulla o fare una crema alle nocciole o una marmellata di arance amare. Torta caprese 4uova 100g zucchero semolato 130g cioccolato fondente 130g mandorle 30g fecola 15g cacao 130g burro lievito (mezza bustina) Montare a neve albumi e 50g di zucchero.Macinare o frullare mandorle fecola e cacao. Montare il burro con 50g di zucchero aggiungere i tuorli il cioccolato fuso a bagnomaria, il composto di mandorle e gli albumi. Infarinare una teglia di 22cm e tenere in forno a 170°C x 40minuti circa. Crema al limone (per decorare) 2uova intere 275g.zucchero un goccio di succo di limone 50g farina 00 1/2 litro di panna montata frullare o sbattere con la forchetta tutti gli ingredienti tranne la panna; aggiungere alla fine la panna montata, tenere in frigo prima di utilizzarla per ricoprire la caprese e per decorare.

Scuola del M°Wong Mou Ping - Forma 48 Yang

Descrizione della sequenza: preparazione inizio afferrare la coda del passero avanti afferrare la coda del passero destra peng lu chi an frusta semplice mettere le mani avanti spingere con la spalla l'airone spiega le ali passo ostinato suonare il liuto 3 passi ostinati xie bu chiusura apparente abbracciare la tigre riportare la tigre in montagna afferrare la coda del passero peng lu chi an frusta semplice pugno sotto il gomito respingere la scimmia 4 volte volo obliquo le nuvole 5 volte frusta semplice passo scivolato fagiano dorato destro fagiano dorato sinistro calcio destro calcio sinistro giro e calcio sinistro 2 passi ostinati passo ostinato con pugno basso afferrare la coda del passero peng lu chi an la frusta semplice lanciare la spola palla bassa 4 tessitrici di giada NE-NO-SO-SE afferrare la coda del passero peng lu chi an frusta semplice passo scivolato le sette stelle cavalcare la tigre raccogliere il loto colpire la tigre xie bu incrociare le braccia chiusura

Quattro

L'urlo dura alcuni secondi, Michele vede immediatamente la gamba nera e pulsante di Antonio ma solo dopo qualche istante capisce perchè la gamba destra di suo fratello era virata di colore. Salta giù dal gradino a piè pari, afferra la biscia dalla testa e la srotola dalla gamba di Antonio come fosse la corda di una trottola. Se esistesse un campionato mondiale juniores di lancio del serpente Michele si sarebbe sicuramente assicurato una medaglia. La biscia volò con una strana rotazione oltre le canne. Michele fissa Antonio come un ciclope, senza capire perchè parte uno schiaffo. I due continuano a guardarsi nei loro tre occhi qualche istante fino a quando Antonio tira un calcio allo stinco di suo fratello. Il fratello maggiore dopo le urla, rimane come confuso, poi si fa una risata prende il fratello minore dalle ascelle e lo sistema sui gradini in pietra. I tre sono adesso in fila come funamboli sul bordo della gebbia, alla loro sinistra una selva di canne puntate verso l'alto

Flamenco

E' BELLISSIMO

G&A

Et voilà Graziano e Anto online :-)

trentatre

Se volete sapere quale è stato il più bel regalo di compleanno della mia vita, eccezion fatta forse per una confezione gigante di lego intorno ai nove anni, chiedete alle ragazze e ai ragazzi del primo anno del corso di shiatsu della scuola " shiatsu ki " di palermo. Chiedete in particolare a MP, anche lei ha "ricevuto" il regalo e sicuramente mi capirà se dico che è semplicemente BELLISSIMO.

La risposta era 4cm

Tre

Zeus era stato molto preciso, avrebbero dovuto camminare sul bordo della gebbia se volevano arrivare vicini alla statua dell'angelo. Le canne crescevano una vicina all'altra tanto da rendere impossibile anche la sola idea di passarvi attraverso. Girando intorno alla collinetta si resero conto che c'era un varco fra le canne che conduceva direttamente alla parete in pietra della gebbia. Dalla parete sporgevano dei mattoni che seguivano la curva della struttura fungendo da gradini di un'enorme scala a chiocciola. Il terreno era fradicio di acqua, ad ogni passo si affondava nel fango. Michele temeva di ferirsi agli occhi con una canna, proprio adesso che stava per uscire dalla sua condizione di guercio, non avrebbe sopportato l'idea di diventare completamente orbo. Il primo a salire sui mattoni fu Francesco, si teneva con entrambe le mani alla parete e tentava di non guardare più di tanto verso il basso; arrivato in cima alla scala di pietra aveva alle sue spalle Miche

Ai confini del paradiso

Mi limito a dire che durante il film si fa avanti e indietro fra turchia e germania svariate volte; le coincidenze del film possono sembrare forzate ma il gioco regge e alla fine è convincente. Alcune scene mi hanno colpito: Alì che si arrampica sulla sedia per affacciarsi dalla finestra del carcere, il ladruncolo che maneggia la pistola, lotte e poi sua madre che salutano i vecchi e ovviamente la scena del supermercato. Il doppiaggio non mi ha convinto molto, non mi sarebbe dispiaciuto vederlo in lingua/e originale/i. Una considerazione: non è che semplicemente Nejat Aksu porti sfiga? Ma soprattutto se sul farlo all'italiana o alla francese si può discutere, com'è per un turco farlo alla greca? :-D

Due

La casa ha un piano terra e un primo piano. Tutte le finestre sono serrate, tranne una sull'angolo vicino al muro dove hanno scavalcato. Michele corre insieme al suo gemello, Michele è il solo a sapere come arrivare alla gebbia. Antonio non potendo scavalcare il muro da solo per tornare indietro si decide e segue i fratelli oltre la casa. I gemelli arrivati in un viale alberato si fermano e aspettano in fratello minore. Antonio vorrebbe lamentarsi, vorrebbe chiedere perchè lo lasciano sempre indietro, ma sia Michele che Francesco non solo non accoglierebbero le sue lamentele ma lo prenderebbero in giro o peggio non lo porterebbero più con loro in giro per campagne e colline. Nel viale in quel punto si apriva un viottolo che svoltava subito a destra. Michele si incammina per primo seguito da Antonio e da Francesco. Dopo pochi passi si trovano davanti ad una sorta di vulcano verde. Una selva di canne verdissime cresceva su una collinetta in cima alla quale si intravedeva il bordo in

Quanto è amaro il caffè

Un caffè a Bologna Originally uploaded by gonzaloh . A che bell’ò cafè pure in carcere ‘o sanno fa c' à ricetta ch’à Ciccirinella compagno di cella ci ha dato mammà

Uno

Nel pomeriggio muto si sente arrivare una macchina, il rumore è lontano, si sta avvicinando, corre sulla statale. La macchina passa e va oltre. Michele si distrae, Francesco arrampicato sulle sue spalle rischia di cadere. Antonio, il più piccolo dei tre, se la ride vedendo i fratelli quasi a terra. Uno alla volta riescono ad arrampicarsi sul muro della villa e a scavalcare. Sembra che non ci sia nessuno, nessun cane per morderli, nessun padrone per picchiarli. Ancora pochi giorni e Michele potrà togliere la fascia dall'occhio, il caldo di luglio la rende insopportabile. Vorrebbe grattarsi, vorrebbe toglierla ma sa che non deve farlo. Deve resistere sa che ce la può fare. La gebbia si trova nel giardino, dietro la casa abbandonata, da dove si trovano non possono vederla. Michele e Francesco decidono di muoversi in direzione della casa. Antonio ha paura, sarebbe voluto rimanere a casa con gli zii, perchè si è fatto convincere anche questa volta.

Non vedo, non sento, non parlo, non...

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Due anni fa

Due anni fa decisi di creare questo blog. Da due anni mi è fedele compagno. Sono cambiate molte cose nella mia vita e nel mio modo di essere. Il blog ha registrato questi cambiamenti, sono il solo a sapere cosa significhi realmente ogni post, ogni tanto rileggo qualcosa e rimango stupito nel ricordare momenti e cose del passato. Quando iniziai non avrei mai creduto di continuare per due anni a scrivere fatti, pensieri e minchiate. Auguri, io sono daleth.