Il titolo del libro non lo ricordo, ricordo che non riuscivo a leggerlo. Ricordo che stare fermi non era più possibile. Muoversi, come altre volte, verso destinazioni precise. Non verso giardini ma verso case chiuse. Preparazione, come altre volte, di trucchi e maschere. Si inizia con lo spazio, con la geometria, si va avanti con la luce infine con il fuoco con la voglia di decapitare e sterminare, ogni tanto golia fotte davide.