Papà ci "faceva" le foto, il rullino partiva col mio compleanno, poi Natale, il compleanno di Roberto e probabilmente arrivava fino all'inizio dell'estate o quasi.
A rullino completato si andava da "foto lido" del signor Rizzo per "svilupparlo"; l'operazione del tutto magica portava nel giro di qualche giorno ad avere un meraviglioso albumetto di plastica stra-tossica pieno di 36 o 39 foto larghe si è no 15 cm. Inoltre il signor Rizzo ti regalava un rullino per ogni sviluppo e stampa che si faceva.
Oggi ho sviluppato da me due rullini c41, so cosa sono, come sono fatti, ma la magia rimane, anzi forse è aumentata. Ho cambiato quartiere quindi non vado più dal sig.Rizzo ma da print&go.
Un tempo si arrivava dal rullino alla stampa più o meno direttamente, passando dallo sviluppo; oggi si arriva alle stampe passando da una scansione digitale.
Non ho uno scanner per pellicole, mi devo attrezzare in modo da essere indipendente dal mio stampatore, chiunque può stampare un file ( anche se print&go stampa da dio).
Il mio terrore è che l'acquisizione e la manipolazione del negativo con un software mi porti allo stesso punto a cui mi hanno portato le macchine digitali ovvero io odio manipolare le foto con i software, mi viene l'orticaria al solo pensiero.
Potrei passare, e passo, ore in camera oscura a scoprire i giusti tempi di esposizione per l'ingranditore ma non sono mai riuscito a trovare il giusto software o il giusto approccio mentale per fare lo stesso col mio Linux.
Vedremo come andrà.
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