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Visualizzazione dei post da febbraio, 2006

Caduta libera.

Il fondo era indistinguibile, buio ovunque, se non fosse stato per il vento in faccia non avrebbe neanche detto di precipitare, avrebbe pensato ad un'immersione in mare senza nessuna luce. Riusciva a malapena mantenere gli occhi lacrimanti aperti, poi si rese conto che sul fondo si iniziavano a distinguere delle forme, delle zone meno buie. Sembravano come due enormi aperture, una affiancata all'altra come una divaricazione di un tubo. Aveva individuato il condotto di sinistra, era quello più probabile per la sua traiettoria, aveva escluso l'altro, quello di destra, avrebbe dovuto spostarsi e la cosa era quasi impossibile visto il suo stato di grave in caduta libera. Arrivato in prossimità della biforcazione scelse nonostante tutto quello di destra.

Sei solo chiacchere... senza distintivo.

Trame.

Leggendo vecchi documenti openoffice, mi sono venuti in mente intrecci e situazioni buoni per una trama da thriller.

Due e cinquanta.

Quanto costa un ricordo, a volte si può scoprire. Da piccolo mia nonna sarta usava l'olio singer per oleare la macchina da cucire. Noi bambini eravamo caldamente invitati a non toccare la boccetta dell'olio. Siamo cresciuti nel terrore di richiedere la boccetta, se si voleva oleare la catena della bici si doveva trattare per ore ed ore, promettere buona condotta e parsimonia nell'uso. Quella boccetta ovviamente non era un bene acquistabile, il prima problema era che non si avevano soldi, semplicemente non servivano a noi bambini, secondo non avevamo idea di dove comprarlo, non c'era per così dire libertà di movimento, la boccetta dell'olio singer si comprava a "palermo", su un altro pianeta rispetto a vs. Oggi sono stato in un supermercato per comprare altro e ho visto la mitica boccetta, costa 2,50. L'ho comprata, adesso posso oleare la catena della bici.

Olimpia e sguardi a torino 2006.

Barbara fusar poli e maurizio margaglio hanno appena concluso il loro "principe d'egitto" a torino. Credo che i loro sguardi resteranno nella storia dello sport internazionale, la dignità dello sguardo di margaglio che ieri guardava lei e diceva con gli occhi, si sono stato io a farti cadere, lei che lo fulminava e chiedeva perchè, tutto senza una sillaba. Oggi esercizio perfetto, almeno ai miei occhi di profano, alla fine sguardo di lei, invito di lui all'abbraccio e finalmente le lacrime di lei. La folla in piedi ad applaudire, anche questa è olimpia.

Fazzolettini.

Sta quasi per piovere, quella davanti a me non lo guarda neanche, lui va avanti, mi vede. Vorrei parlarci, ma la situazione ci vede distanti. Mi colpiscono lo sguardo triste e la dignità. Immagino regnanti e dotti costretti in situazioni miserevoli. Perchè non cambia, perchè è sempre li?

Chi l'avrebbe mai detto.

E' da mesi che si prende per il culo il curling, noi italioti (o loro italioti!?!?) disprezziamo ogni sport che non si giochi in 22, in mutande assicutando un pallone. E invece devo dire che il curling è avvincente e divertente. Le regole sono più o meno quelle delle bocce. Quelli che "scopettano" davanti alla stone (balatone) sono strani a vedersi. L'italia femminile sta battendo la norvegia.

Silvio.

So che ci sono migliaia di siti con immagini simili, ma non ho resistito. Grazie vicè.

Menti.

Non mi riferisco al plurale di mente, bensì alle ultime cinque lettere di alcune parole, che molti si ostinano (come il sottoscritto) a definire avverbi. Un pirla minorenne intervistato da un altrettanto pirla giornalista, ha sparato al microfono: "minchiate minchiate sicuramente minchiate michiate certamente, (la virgola l'ho aggiunta io) minchiate assolutamente" citando moretti, Come parla?! Come parla?! Le parole sono importanti! Come parla?!

486.

Ci sono riuscito, ieri al palazzetto dello sport ho pedalato per quattro ore. Ho concluso la manifestazione di spinning in sella alla mia bike, dopo 4 ride da un'ora. In effetti sarebbe giusto dire ho concluso in piedi, visto che alfredo venturi ci ha fatto fare 40 minuti consecutivi di running. C'è da dire che fra una ride e l'altra è passato una eternità, fra presentazioni, musiche e perdite di tempo varie; quindi è stato in parte meno stressante rispetto alla manifestazione dell'anno scorso al palauditore dove abbiamo pedalato per tre ore consecutive. 486 è il numero della mia bici per la prima fascia di due ore, vorrà dire qualcosa?

Ceuso.

Dora aveva visto sua cugina salire sul gelso che da centanni e più stava sul bordo della perriera. Per seguirla e per non restare sola si era arrampicata anche lei sugli immensi rami del gelso. Dopo un pò la cugina scese dal gelso e lei si rese conto di non riuscire più a scendere; più guardava verso il fondo della perriera più si terrorizzava dell'altezza. Sarebbe bastato che guardasse dall'altra parte, dove non c'era la perriera, per rassicurarsi e scendere. Salvatore, suo fratello vedendola terrorizzata salì sull'albero, se la mise sotto il braccio, dora era minuta, e la portò giù. Oggi salvatore è morto, dora sua sorella e cugina di mio padre, mi ha raccontato questa storia.

Olimpia.

Resto sempre ammirato di come nonostante gli sponsor, la televisione, il doping, le olimpiadi siano ancora oggi ispirate dal fuoco di olimpia, come conti adesso come qualche millennio fa l'onore e la gloria. Sto vedendo la cerimonia di apertura di torino 2006 e devo dire che non mi sto annoiando. Mi sembra finora più che ben fatta.

Rosalia Cefalù.

In divorzio all' italiana rosalia cefalù è la moglie del barone fefè. Daniela rocca che la interpretava veniva "conzata" con sopraccigli congiunti, baffetti leggeri sulle labbra, trecce facendola diventare lo stereotipo della donna sicula, stereotipo caricaturale ma al contempo geniale, d'altronde la regia era di pietro germi. L'altro giorno ho rivisto la signora baronessa, ero andato al comando dei vigili urbani in via dogali per "decurtare", li mortacci loro, dei punti di patente. Al gabbiotto dell' urp c'era un vigile urbano e dietro questo rosalia, vestita però anch'essa da vigile urbano. Rosalia esattamente come l'originale stereotipo aveva sopraccigli congiunti, baffetti sulle labbra e un "tuppo" come quello della mia bisnonna. Tutto questo su due occhioni enormi, azzurri e da cerbiatta. Sempre come la baronessa la nostra rosalia vigile è nel complesso una bella donna, emana fascino e si può dire seducente nonostante la di

Pioggia.

Oggi c'era la favorita chiusa per una gara di marcia. Il parcheggio dello stadio delle palme era stracolmo di macchine, ho così parchegiato ad un kilometro dall'ingresso dello stadio. Durante la corsa alla favorita ha iniziato a cadere qualche goccia, o per meglio dire ho avvertito sulla mano destra, quella in cui tengo l'ipod, una goccia e ho anche pensato che potesse essere una goccia di sudore. Dopo qualche istante ho capito che si trattava di acqua e invece di fare un altro giro dentro il parco mi sono diretto verso lo stadio. In pochi istanti si è passato da qualche goccia a secchiate di acqua tipo monsone asiatico, io per riflesso sono passato da corsa leggera ad intesità da centometrista. Neanchea dirlo in macchina avevo kway, cappello, ma figurati se piove. Sono arrivato in macchina fradicio come un pulcino.

Vivo.

Guardava il compagno appena morto, con questo fanno tre. Resta solo lui. Fino a qualche ora prima tutto andava bene, sembrava un giorno come tutti gli altri e invece potrebbe essere l'ultimo, anzi sarà l'ultimo. All'inizio non aveva capito cosa stesse succedendo, ha perso conoscenza dopo le prime botte, si è risvegliato con gli altri ed è iniziata l'attesa. Erano più di dieci all'inizio, ma con il passare del tempo sei sono stati prelevati e con ogni probabilità uccisi. Gli altri tre sono morti uno alla volta, i loro cadaveri gli stavano intorno uno era steso lungo il suo fianco, avrebbe voluto fare qualcosa, allontanarsi, scappare, ma era sfinito non riusciva a muoversi. Non aveva mai pensato a come sarebbe morto. Il coltello aveva una impugnatura verde e la lama non era molto lunga. Sentì decisa e potente la pressione della punta proprio al di sotto della bocca. Dopo pochi istanti il dolore superò ogni sensazione mai sentita fino a quel momento, ma non morì. L'

Orbo.

Oggi andando allo stadio delle palme mi sono accorto di non aver messo le lentine e quindi di avere gli occhiali. Ho deciso di correre senza occhiali. Fuori al parcheggio, al buio, non si vedeva nulla, arrivato alla luce non si vedeva nulla lo stesso. Sono cecato, molto più di quanto ricordassi. Oltre a non vedere buche e pozzanghere non vedevo gli altri corridori rischiando collisioni ad ogni passo. Senza contare che se qualcuno mi avesse riconosciuto e mi avesse salutato, io non sarei per contro riuscito a riconoscerlo a meno di fermarmi a qualche centimetro dal suo volto.

Avvocati.

Oggi ho capito a cosa servono gli avvocati. Luigi mi ha accompagnato all'incontro con g e famiglia, avere un elemento terzo estraneo alla vicenda è stato utilissimo. Senza non so cosa sarebbe successo, avere qualcuno che fa i tuoi interessi anche quando il tuo interesse primario si approssima quasi a fare una strage è consolante. Spero che la vicenda si chiuda al più presto e nel meno peggiore dei modi.