Ogni vittoria è necessariamente anche una perdita sul campo. Il problema credo
che nasca dal campo e dai contendenti. Se coincidono si avrà un risultato finale
univoco e quindi uno vince e uno perde.
Fatta questa premessa chi ha dichiarato guerra a chi, potrebbe darsi che si
tratti di manie di persecuzione, che ci si creda in guerra mentre la controparte
sta soltanto giocando ai soldatini o sta facendo tutt'altro?
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