Non ricordo quando la vidi la prima volta, nè quando lei mise il suo sguardo su di me. Forse era una mattina di aprile, il suo padrone la trattava come una schiava, sempre pronta al suo volere dispotico. Dispotismo che mutava in arte. Non si può certo dire che fosse fedele o che si affezionasse a coloro su cui puntava gli occhi. L'unico suo desiderio e scopo di vita era servire come una perfetta gheisha giapponese lui e solo lui.
Lui che è la ragione unica della sua dipartita. Lui che con le sue mani poteva avere il tocco delicato di una farfalla e con quelle stesse mani le ha dato la morte.
Che egli possa ardere all'inferno... solo una testa di brociolone poteva farla fuori in un modo tanto idiota.
Per chiarimenti o dettagli contattate la testa di brociolone :-)
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