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Di olive e sostenibilità


Qualche giorno fa una cara signora mi faceva notare che al supermercato, quando compri le olive al banco, ti danno una vaschetta di plastica avvolta in pellicola di plastica chiusa in un sacchetto di plastica o carta o materiale composito.

Cento grammi di olive e involucri o imballaggi che dir si voglia a tignitè.

Mi è venuto in mente quello che faceva mio nonno e perché lui non avesse a che fare con questa plastica. Le olive le raccoglieva lui dai suoi alberi, le schiacciava lui su una pietra e le metteva, sempre lui, in salamoia nello stesso gigantesco contenitore di vetro pulito ben bene ogni anno.

Mi sono reso conto, ancora una volta, che il problema siamo noi, sono io, che voglio mangiare 100g di olive fregandome di tutto ciò che c'è dietro. Se mangio qualche oliva ogni tanto ok, ma se mangio tante olive dovrei riconsiderare il mio modello di vita; cambiare il quotidiano o fottermene e rovinare la vita futura a me e alle mie figlie.


Foto di Alexandra_Koch da Pixabay

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