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Maledetti bastardi, sono ancora vivo!

La camorra si è incazzata con roberto saviano autore del libro gomorra.
Ho terminato ieri di leggere il libro. La prima cosa che viene in mente dovendolo "raccontare " è che si tratta di un libro scritto bene, che il "documentario" si intreccia con il romanzo che i numeri, il sangue e la tristezza pervadono tutti i capitoli.

Quando saviano durante la narrazione arriva al punto in cui il camorrista di turno uccide qualcuno il cuore ti si ferma sai che tra qualche riga lei o lui sarà morto e vorresti rallentare la lettura per prolungargli/le la vita.

Cosa racconta di nuovo saviano? Alcuni aspetti sono sicuramente nuovi e legati all'evoluzione continua del mercatro criminale. Credo però che il motivo reale dell'incazzatura della camorra stia nello stile narrativo, ogni morto è inacccettabile ogni storia ti prende.

Puoi sentire il telegiornale raccontarti dei 15 morti di bagdad e continuare a mangiare la tua cena, non puoi continuare a leggere un rigo di questo libro senza incazzarti contro queste belve. Senza inscrivere queste storie nel capitolo delle cose inaccettabili. La camorra fa schifo (scusate la citazione cuffariana del tutto involontaria!).

Il libro si conclude con un'urlo alla papillon (il galeotto macqueeniano non l'acccessorio): "maledetti bastardi, sono ancora vivo! ". Sono ancora vivi quelli che leggono e leggeranno questo libro!

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