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Zingari e jogging

Ieri non mi andava di andare a chiudermi in palestra e sono andato a correre in serata nel prato della favorita, dove una volta c'era il circo.



I lampioni assicurano abbastanza luce per correre, la serata non era particolarmente fredda, anche se una sorta di leggera foschia si intravedeva verso la zona buia, verso il parco.



Dopo un paio di giri, un grosso uccello bianco vola a bassa quota e passa sopra le nostre teste per "attraversare" la strada e entrare come un missile dentro la villa di fronte al parco.



Il sole era quasi tramontato,  restavano gli ultimi riflessi rossastri, quando escono fuori,come dal nulla , come una compagnia di allegri folletti, una ventina di bambini zingari. Due maschietti e una femminuccia avevano in mano dei bastoni, molto più "alti" dei loro metri scarsi.

Posizionati ai confini di una sorta di nuvola umana, questi battitori agitavano i bastoni quasi come rematori di una galera. Saltando, canticchiando e a tratti correndo hanno fatto il giro del prato, per sparire subito dopo quasi come per magia.

A prova del fatto che non si sia trattato di un colorato, allegro e "vucciurioso" sogno, alcune foglie di ficus rimaste a terra dopo la cutuliata dei rematori.


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