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Siciliani siamo

Siciliano sono e lo sarò sempre come lo sarai sempre tu, quale che sia la lingua che si parli, le persone che si frequentino, le persone che ci amano o le persone che ci odieranno.

Potremmo mangiare cibi liofilizzati o il meglio di chez maxime, non ci dimenticheremo mai del sapore della caponata o del fritto di un'arancina. Non dimenticheremo mai la prima volta in cui ci siamo accorti che la mafia c'è. Non dimenticheremo mai l'odore della zagara. Non dimenticheremo mai che anche se siamo soli, nella nostra testa apparteniamo ad una famigghia.

Siciliani siamo, nelle nostre vene scorre acqua di mare, bile e lava, nelle nostre teste tragedie greche, poesie di bufalino e il teatro di pirandello. Siciliani siamo. Se pensi che le mie parole, sterili stereotipi siano, a colpi di lupara ti piglio.

Ti voglio bene, to cucino.

Commenti

Anonimo ha detto…
Quando lavoravo a Genova e sentivo parlare di Palermo in Tv, mi venivano le lacrime agli occhi.
Davide Tabbì
Daleth ha detto…
home sweet home anche quando di sweet c'è davvero poco :-)

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