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Trieste

Dodici persone per strada; intabarrati nel vento; freddo becco; viali senza nessun abbraccio; piazze stupende; niente salsicce piccanti ma dolcissima nutella e compagnia; luci blu alcool a gogo e bigbabol con la schiuma; chi nudo chi intabarrato anche di notte; di giorno tutto bianco; di giorno tutto chiuso; io paolo, eugenio un genio; alla turca; cemento armato e mattoni qualche lacrima parecchie lacrime; ieri oggi e domani forse senza speranze per il genere umano; grazie sempre a marco; spesa alle torri; jasmine che insegue rosario è tenerissima; rosario triste è tristissimo; pizza salsicce e freddo boia; logorroici in action; squilli alle 9.30; forse pianti; forza napoli; a piedi fin quasi in montagna con marco semi-bestemmiante; un pranzo memorabile per pietanze ma soprattutto per la compagnia; castello by night; roano by night poteva andare peggio; in slovenia 89000 calorie a millimetro cubico; tisana con racconto atttipo il rosso e il nero; rosario è un grande; ultima sessione logorroica; alba all'alba; abbracci come se fossero ultimi; bus; castello e giardino by day; museo e strade e persone; tortellini leggeri leggeri; antipasto leggero leggero; libro da leggere dopo; alla prossima ti voglio bene; alla prossima ti voglio bene; verso il mare per l'ultima volta; borsa; taxi; ore ed ore di attesa; unghia lunghe; mastro del cuore di nuovo in attività.

"un bacio ai miei figli"

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HP5 vs FP4

Fra le pellicole prodotte dalla Ilford l'HP5 e l'FP4 sono le due che ho sempre acquistato. Per dirla tutta quando chiesi quali pellicole era possibile acquistare per fare foto in bianco e nero mi venne risposto fra le altre l'HP5; il fatto che contenesse  un 5 nel nome ma fosse una 400ISO me la rese simpatica. Col tempo si è aggiunto l'FP4. Se cercate data sheet, dati tecnici e sperimentazioni dettagliate state leggendo nel posto sbagliato. Ho sviluppato e stampato qualche decina di rulli e rullini su macchine e macchinette varie. Mi sono fatto una mia idea su cosa scegliere. La differenza di ISO delle due pellicole e il fatto che l'HP5 si possa tirare a 800ISO, con bellissimi risultati,  fanno della grana la protagonista principale della scelta. Se scattassi con pellicole piane e dovessi decidere che pellicola usare per ciascuno scatto sarebbe diverso, ma dovendo fare i conti (letteralmente) con rulli e rullini mi indirizzo ad usare l'HP5 per le foto da

Rosario Vullo

Giorno 13 giugno alle ore 17:00 presso la chiesa di Sant'Antonio da Padova in corso Tukory sarà presentata all'arcivescovo la statua in bronzo di Sant'Antonio da Padova realizzata dallo Scultore Monumentale Rosario Vullo . Rosario Vullo nasce a Palermo nel 1974. Ha cominciato a scolpire per passione ha realizzato numerose opere per la Missione di Speranza e Carità di Palermo. Il suo stile è robusto e vigoroso e le sue creature respirano l'aria della sua terra. I materiali (terracotta, gesso, calcarinite, marmo, bronzo, argento...) adoperati da Vullo danno vita a realtà storiche e simboliche! Le sue opere sono presenti in spazi e collezioni pubbliche in Europa e nel Mondo. Il Sant'Antonio da Padova, ultima sua creazione è stata preparata nel laboratorio artistico della Missione di Speranza e Carità con collaborazione dei fratelli accolti e dei volontari. La Missione di Speranza e Carità ringrazia i benefattori e benefattrici della parrocchia di Sant'Antonino in

Arrimunnare

Il termine sta per potare, oggi io e roberto ci siamo messi dopo incertezze e dubbi ad arrimunnare gli alberi del giardino. La prima foto dà un'idea del lavoro fatto. In effetti abbiamo operato soltanto sui peri, sul pesco e sui fichi questi vanno potati in gennaio, gli agrumi a marzo, i nespoli dopo che fanno le nespole. I principi base non sono difficili, tuttaltro: sei tu a decidere cosa deve fare l'albero come dovrà crescere a meno che tu non sia alto un paio di metri abbondanti è importante convincere l'albero a crescere basso i rami non si devono fare concorrenza fra loro, si deve decidere chi tagliare e chi lasciar crescere su un albero vecchio puoi fare una strage lasciando l'osso su un albero giovane è meglio di no La sostanza verde che si vede sui rami tagliati è un cicatrizzante sintetico, un tempo si sarebbe usata la pece. Ho inoltre piantato finalmente un piede di rapparini, non so come si chiamano in italiano nè tantomeno il nome scientifico, so però che