Primo colpo. La statuina non sembra interessata allo sforzo di Michele. Secondo colpo. Statuina sempre indifferente. Terzo colpo. Il busto dell'angelo si spezza. Quarto colpo. Dell'angelo rimane solo uno spezzone. Ancora qualche colpo e Michele riesce a staccare il mattone sotto la statua, ma sotto questo c'era un grosso mattone in pietra, nessuna intercapedine, nessuno spazio fra il mattone e il balatone.
Gli altri due fratelli muovendosi con cautela si accertano che non vi sia davvero nulla, vogliono essere sicuri che Michele abbia davvero visto bene, che non vi sia uno scomparto segreto o qualche altra diavoleria.
Niente, sotto la statua dell'angelo non c'è nulla. Zeus li ha presi in giro, ha inventato tutto. Si deve scendere dalla gebbia e tornare a casa prima che finisca il funerale, prima che si faccia buio, a Zeus si penserà domani.
I tre si muovono nei pochi centimetri del bordo, un piede messo male e Francesco finisce dentro la gebbia sprofondando nell'acqua verde.
Gli altri due fratelli muovendosi con cautela si accertano che non vi sia davvero nulla, vogliono essere sicuri che Michele abbia davvero visto bene, che non vi sia uno scomparto segreto o qualche altra diavoleria.
Niente, sotto la statua dell'angelo non c'è nulla. Zeus li ha presi in giro, ha inventato tutto. Si deve scendere dalla gebbia e tornare a casa prima che finisca il funerale, prima che si faccia buio, a Zeus si penserà domani.
I tre si muovono nei pochi centimetri del bordo, un piede messo male e Francesco finisce dentro la gebbia sprofondando nell'acqua verde.
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Davide TAbbì