Ancora una volta riscontro quanto sia vero il fatto che un gruppo è tale
quando si coagula contro un nemico comune. Io sono io, noi siamo noi
soltanto se possiamo differnziarci da loro o da lui/lei.
In palestra abbiamo ormai da tempo individuato il nostro "nemico" nel
caro r., non passa lezione senza che trovi occasione di puntualizzare
qualcosa o lanciare frecciate e battute in genere inopportune, senza
voler parlare di quando rivendica il possesso della sua bike togliendola
letteralmente dal sedere del suo possessore.
Mi chiedo se un meccanismo del genere può essere replicato
artificialmente, un po come fanno con talento i politici "talentuosi".
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