Credevo di essere immune da pulsioni assolutiste ed integraliste, del
tipo io sono il depositario della verità e il resto del mondo deve
assoggettarsi al mio credo. Ebbene ho scoperto con terrore che in me
alberga un piccolo torquemada. Durante il pranzo di natale, c. ha
bloccato la prima forchettata, dicendo che avrebbe voluto dire una
preghiera, la mia coscienza atea avrebbe voluto volentieri farne a meno,
ma natale come noto non è certo una "ricorrenza atea".
Durante la preghiera c. ha nominato più e più volte dio chiamandolo
signore e dandogli del tu. La cosa mi ha stupito ed infastidito per
varie ragioni, intanto perchè era la prima volta che c. si mostrava come
credente e poi perchè il tono della preghiera era assoluto ma
fondamentalmente perchè mi sono reso conto che avrei voluto che c. fosse
atea come me, che il mondo fosse più piatto e monocromatico, insomma
avrei voluto essere per qualche istante il grande inquisitore e
obbligare il resto del pianeta a pensarla come me.
Ma come detto per fortuna, grazie a dio sono ateo!
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